Come posso:
La risposta più immediata, semplice, economica e riconosciuta (anche dalla legge) è: con le norme tecniche UNI e CEI.
Le norme tecniche sono il risultato del lavoro dell’Ente Italiano di Normazione UNI e del Comitato Elettrotecnico Italiano CEI, che - conformemente al Regolamento UE 1025/2012 e al Decreto Legislativo 223/2017 - da più di 100 anni studiano, elaborano, approvano e pubblicano documenti di applicazione volontaria che definiscono “come fare bene le cose” garantendo le prestazioni di qualità e sicurezza di materiali, prodotti, processi, servizi, organizzazioni e anche delle persone (i professionisti “non regolamentati”), in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Le norme tecniche sono un concentrato di conoscenza (messo a punto da circa 8.000 esperti suddivisi per specializzazione) che aiutano a trasferire la tecnologia e l’innovazione anche nelle organizzazioni più piccole facendole diventare più competitive.
Le norme tecniche possono essere richiamate dalla legislazione per semplificare il quadro regolamentare e integrare le regole obbligatorie con delle norme volontarie flessibili – soggette a una revisione periodica, proprio per stare al passo con il progresso tecnologico e l’innovazione in generale. Non solo ma sono state particolarmente utili nel caso delle direttive europeo del c.d. “Nuovo approccio” nel completamento del Mercato Unico europeo e a definire i requisiti delle professioni non regolamentate di cui alla Legge 4/2013). Ma la scelta se applicarle o meno resta sempre volontaria, tranne rarissime eccezioni.
La normazione consensuale e volontaria serve anche a rimuovere gli ostacoli al libero scambio di merci e quindi UNI e CEI rappresentano l’Italia e gli interessi del sistema economico italiano nelle organizzazioni di normazione europee CEN e CENELEC e in quelle internazionali ISO e IEC, dove si definiscono “le regole del gioco” del Mercato Unico e di quello globale.
La normazione tecnica - insieme alla metrologia, alla valutazione della conformità e all’accreditamento - è uno dei quattro pilastri su cui poggia la "Infrastruttura per la Qualità".